Carola Alt
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Carola Rackete querela Salvini. Vuole provare a salvare anche noi. La
comandante della Sea Watch chiede la chiusura dei social di Salvini. Ditele
che se la...
31 ottobre 2008
30 ottobre 2008
Metodo Cossiga
Qualche giorno fa bofonchiava così, in un intervista, ma nell'indifferenza dei media "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì".
Ed ecco che ieri, mentre veniva approvata la "riforma" Gelmini e gli studenti manifestavano pacificamente è avvenuto quelli che in molti temevano: squadracce di fascistelli hanno attaccato gli studenti in corteo, anche i giovanissimi con spranghe e bastoni, nella totale indifferenza delle forze dell'ordine.
Ed ecco che ieri, mentre veniva approvata la "riforma" Gelmini e gli studenti manifestavano pacificamente è avvenuto quelli che in molti temevano: squadracce di fascistelli hanno attaccato gli studenti in corteo, anche i giovanissimi con spranghe e bastoni, nella totale indifferenza delle forze dell'ordine.
Contento ora?
29 ottobre 2008
28 ottobre 2008
27 ottobre 2008
26 ottobre 2008
25 ottobre 2008
Non più sudditi
Talvolta mi chiedo se la Chiesa crede ancora in Dio. È certo un'affermazione paradossale e provocatoria, ma ha una sua giustificazione: quando la Chiesa interviene massicciamente per promuovere una legislazione favorevole alla sua etica, allora ci possiamo chiedere se chi gestisce il potere ecclesiastico crede più agli strumenti del mondo o all'opera di Dio.
Umberto Galimberti
23 ottobre 2008
20 ottobre 2008
13 ottobre 2008
09 ottobre 2008
06 ottobre 2008
Sbattezziamoci
“Suoi sudditi, perché battezzati”. Con queste parole, il 25 ottobre 1958, la Corte d’appello di Firenze assolveva il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani, da poco sposati civilmente.
Il 25 ottobre 2008, a cinquant’anni di distanza, l’UAAR organizza una Giornata dello sbattezzo. ‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, stabilito da un provvedimento del Garante per la privacy, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche.
Le ragioni per uscire dalla Chiesa Cattolica possono essere diverse: coerenza con i propri principi, protesta perchè discriminati in quanto gay, donne o ricercatori, rivendicazione della propria identità di ateo o agnostico. Oppure la semplice onestà intellettuale di dire “non sono più dei vostri”.
L’UAAR non organizza controriti vendicativi, ma invita coloro che non sono più cattolici a esercitare questo diritto: sappiamo che già alcune migliaia di cittadini lo hanno fatto, ma riteniamo che se coloro che non hanno ancora formalmente abbandonato la Chiesa cattolica lo faranno in una sola occasione, l’impatto della loro decisione sarà sicuramente amplificato.
03 ottobre 2008
01 ottobre 2008
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