f Nik's room: luglio 2008
  • L’ultima cera [parte terza] - Funerali di Berlusconi, presente anche Mattarella. Non si fidava. Mattarella è apparso scuro in volto. Sperava ci fosse anche stavolta Benigni. (Ma anche q...

30 luglio 2008

I wish I was not Italian (strangely...)

Oggi, in occasione dell'inaugurazione di una centrale elettrica, il ministro dello sviluppo economico ha detto: "Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro".

Non ho capito bene. Qualche vita umana???

SCAJOLA VAI A LAVORARE IN MINIERA!!!

I've never thought about that!!!

26 luglio 2008

Good bye Randy Pausch

The Last Lecture: Achieving Your Childhood Dreams

Carnegie Mellon Professor Randy Pausch (Oct. 23, 1960 - July 25, 2008) gave his last lecture at the university Sept. 18, 2007, before a packed McConomy Auditorium. In his moving presentation, "Really Achieving Your Childhood Dreams," Pausch talked about his lessons learned and gave advice to students on how to achieve their own career and personal goals.
It's not about how to achieve your dreams, it's all about leading your life. If you lead your life in a right way, karma will take care of itself. And dreams will come to you.

17 luglio 2008

16 luglio 2008

Welcome to Italy


Trenta assolti e solo quindici condannati al processo per le violenze nella caserma al G8 di Genova nel 2001. E grazie alla prescrizione nessuno pagherà.

12 luglio 2008

Sunday pun

Tutto sommato sono molto contento di essere qui,
come disse uno dei nipotini di Paperone.

Someone is more equal than others


In an age of universal deceit, telling the truth becomes a revolutionary act.

George Orwell

09 luglio 2008

Que viva Zapatero!

La solidarietà che caratterizza la società spagnola si fonda sul rispetto dei diritti. Proprio di questi ci siamo occupati nei giorni passati, quando abbiamo discusso la portata della libertà religiosa; del riconoscimento e della protezione dei milioni di spagnoli cattolici; della tutela degli spagnoli non cattolici; delle conseguenze inderogabili della norma costituzionale sul carattere laico dello Stato.
Fin dall´inizio, il socialismo in Spagna è stato un progetto di convivenza, un progetto per vivere insieme. È un progetto la cui vocazione è quella di includere, la cui volontà è di integrare. È nato per permettere alle classi lavoratrici di usufruire dei frutti dello sviluppo economico, della cultura, della conoscenza, è nato per riconoscere i loro diritti politici, per fornire loro protezione di fronte agli infortuni, per permettere loro di attingere la condizione di piena cittadinanza. È stato così, distribuendo a più persone, a tutte le persone possibili, la titolarità dei diritti, dell´istruzione e del benessere, che le nostre società sono diventate più sicure, più prospere, più degne e più libere.
Per questo, negli ultimi anni in Spagna ci siamo impegnati a prendere le misure necessarie per integrare coloro che ancora vivono senza speranza, abbandonati o senza assistenza. È per questo che ci siamo impegnati a favore dei disabili, riconoscendo loro i diritti che chiedevano da tempo: nel campo del lavoro, contro le barriere architettoniche, nelle nuove tecnologie, nei mezzi di trasporto, nell´esercizio del diritto al voto. Ed è sempre per questo che ci siamo impegnati per le persone in situazione di difficoltà. Affinché recuperino la loro dignità. Affinché non si sentano abbandonate. Affinché sia minore la loro solitudine.
Allo stesso modo, dobbiamo adoperarci per raggiungere la piena integrazione nella nostra società delle persone che vengono a lavorare e a vivere nel nostro Paese. Questa piena integrazione è una garanzia per la nostra prosperità, la nostra dignità e la nostra libertà.
Ho scelto come motto "La forza del cambiamento". Il Cambiamento è la trasformazione della società affinché i valori umani prevalgano sul denaro e sul potere. Noi socialisti, in Spagna, sappiamo da molto tempo, da più di un secolo, che la più grande forza che sostiene il cambiamento, la forza che conduce e trascina il mondo, la forza trasformatrice più potente è la forza delle idee.

Per questo motivo, è evidente che si deve essere capaci di fare due cose allo stesso tempo: trasformare il presente a cominciare dal governo e immaginare il futuro a partire dalle idee.

Per questo, infine, ho scelto un nome per battezzare un osservatorio creato per esplorare il futuro: un laboratorio il cui oggetto di ricerca sarà la società. Il nome dello spazio che accoglierà i dibattiti, il nome di questa piattaforma di pensiero d azione, di teoria e di pratica, sarà Fundación Ideas, la Fondazione delle Idee. Ideas, idee, è una parola bellissima ma è anche un acrostico formato dalle lettere iniziali di cinque concetti che sono la nostra ragione di essere e di esistere:

I, come Igualidad, uguaglianza. Perché i socialisti spagnoli sono una forza impegnata a far sì che nessuna persona sia l´ombra di un´altra persona; persone oneste che non transigono di fronte alla discriminazione; perché sanno che la Spagna e il mondo non possono fare a meno del talento, della sensibilità e della forza delle donne. E i socialisti sono il Partito dell´Uguaglianza.
D, come diritti. Perché i socialisti sono la forza centrale della democrazia spagnola, perché abbiamo partecipato a tutte le lotte nelle quali si è giocato il futuro della libertà. Perché pensiamo che una società è grande quando i suoi cittadini sono liberi; che un Paese è libero quando i suoi cittadini hanno pieni diritti. Siamo il partito di Diritti della Cittadinanza.

E, come ecologia. Perché comprendiamo che non vi è ricchezza maggiore dell´aria che respiriamo, dell´acqua che beviamo; perché sappiamo che non vi è progresso duraturo senza rispetto per l´ambiente; perché comprendiamo che l´essere umano non può continuare a degradare il mondo senza mettere a rischio la propria sopravvivenza. Siamo il partito dell´Ambiente, il partito dell´Ecologia.
A, come azione. Perché siamo una forza di cambiamento, di trasformazione, un partito che pensa e agisce. A cominciare dal governo e dalla strada; dai governi locali e dalle fabbriche, dal mondo produttivo privato e dalle Ong. Una forza che pensa e agisce. Che sogna il futuro e che governa il presente. Siamo un partito di Azione.

S, come solidarietà. Perché nei tempi di abbondanza estendiamo i diritti sociali e il benessere sociale. Perché nei tempi difficili proteggiamo i più deboli. Perché esistiamo affinché la ricchezza e il potere siano meglio distribuiti. Perciò siamo il partito della Solidarietà.

Questo sarà il nome e questi sono i princìpi che guideranno i socialisti spagnoli nell´individuare le strade che ci permetteranno di accedere al futuro: uguaglianza, diritti, ecologia, azione e solidarietà. Sarà uno strumento potente. Ci permetterà di pensare meglio, di rinnovare le nostre proposte, di dare più peso ai nostri messaggi. Sarà uno strumento utile per i cittadini. Permetterà loro di partecipare. Li metterà al corrente di tutti i progressi. Fornirà loro soluzioni e nuove speranze. Ho una grande fiducia nel lavoro che porterà avanti la Fundaciòn Ideas. Rappresentiamo la Spagna che ha fiducia in se stessa. La Spagna che sa di essere protagonista di un successo storico collettivo.


Questi sono alcuni brani del discorso pronunciato ieri dal premier spagnolo José Luis Rodrìguez Zapatero alla chiusura del Congresso del Partito Socialista Spagnolo (traduzione di Guiomar Parada).
C’è da imparare, no? Almeno qualcosa! E non solo dalle politiche zapateriste. Bensì anche da quel definirsi «socialista» di Zapatero. Altro che residuo. Altro che anticaglia. È un fattore propulsivo di orgoglio. Vincente in Spagna. Ci iscriviamo?

08 luglio 2008

Wake up!!!

Contro le leggi-canaglia

Aderisco con convinzione alla manifestazione del 8 luglio. Non ci potrò essere di persona in quanto il confine dell'Impero è sempre troppo lontana dalla capitale, ma ci sarò con lo spirito (laico).

Cari Amici (Furio Colombo, Paolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi),
mentre esprimo la mia solidarietà per la vostra manifestazione, vorrei che essa servisse a ricordare a tutti due punti che si è sovente tentati di dimenticare: (1) Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare. (2) Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce altra ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia.

Umberto Eco

03 luglio 2008

02 luglio 2008

01 luglio 2008

Compiti delle vacanze

Il Coniglio dei Ministri ha deciso il libro di studio per l'estate.Chi non studia non è un bravo italiano.
javascript:;