f Nik's room: Sacco e Vanzeti, un caso ancora aperto
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24 agosto 2007

Sacco e Vanzeti, un caso ancora aperto

Esattamente 80 anni fa, il 23 agosto 1927 venivano giustiziati sulla sedia elettrica Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Ma la storia di Sacco e Vanzetti, i due emigrati italiani accusati negli Stati Uniti di aver preso parte ad una rapina uccidendo un cassiere e una guardia nonostante le prove evidenti della loro innocenza, non si chiudeva con la loro esecuzione.

Una storia di ordinaria ingiustizia, che divenne qualcosa di più grande e simbolico. Come lo stesso Bartolomeo Vanzetti comprese, quando rivolgendosi alla giuria che lo condannò alla pena di morte, disse: "Mai vivendo l'intera esistenza avremmo potuto sperare di fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini". Il destino dei due anarchici italiani, capri espiatori di un'ondata repressiva lanciata dal presidente Woodrow Wilson contro la "sovversione", non solo smosse le coscienze degli uomini dell'epoca, ma come un fantasma continuò ad agitare l'America per decenni. Finchè nel 1977, cinquant'anni dopo la loro morte, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.

Bartolomeo Vanzetti, Tumlin per gli amici, nacque nel 1888 a Villafalletto nel Cuneese, figlio di un agricoltore. A vent'anni entra in contatto con le idee socialiste e, dopo la morte della madre Giovanna, decide di partire per l'America, miraggio di una vita migliore per gli italiani dei primi del Novecento. Stabilitosi nel Massachusets, milita in gruppi anarchici e nel 1917, per sfuggire all'arruolamento, si trasferisce in Messico. E' qui che stringe amicizia con Nicola Sacco, pugliese, classe 1891. Da allora, Nick e Bart diventano inseparabili e frequentano i circoli anarchici.

Il 5 maggio 1920 Nick e Bart, come li chiamavano in America, vengono arrestati perchè nei loro cappotti nascondevano volantini anarchici e alcune armi. Tre giorni, i due vengono accusati anche di una rapina avvenuta a South Baintree, un sobborgo di Boston, poche settimane prima del loro arresto, in cui erano stati uccisi a colpi di pistola due uomini, il cassiere della ditta - il calzaturificio "Slater and Morrill" - e una guardia giurata.

Dopo tre processi, i due italiani vengono condannati a morte nel 1921 nonostante contro di loro non ci sia nessuna prova certa, ma addirittura la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros che ammette di aver preso parte alla rapina e di non aver mai visto Sacco e Vanzetti. E a nulla valsero neppure la mobilitazione della stampa, la creazione di comitati per la liberazione degli innocenti e gli appelli più volte lanciati dall'Italia.




2 commenti:

Cynthia ha detto...

Scusami Nicola. Ma 2007-1927 quanti anni sono? Non 75.

Cynthia
smilingeggplant.blogspot.com

Unknown ha detto...

Piccola distrazione... ;-)

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