f Nik's room: Libertà d'espressione
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16 maggio 2006

Libertà d'espressione

Presto sarà formato il nuovo governo e l'attività legislativa potrà così finalmente ricominciare. E' vero che in questo momento il problema più importante è quello riguardante l'economia. Ma credo che siano altrettanto necessari provvedimenti che riguardano la dignità di questo Paese.
Qui di seguito sono riportate "10 richieste al il futuro governo": una serie di proposte per dare delle regole serie al mondo dell'informazione. Un appello che non posso che non sottoscrivere. A questo punto spero che anche voi, come me, firmiate (online) questo manifesto.

1. Impegnatevi a dare all´Italia un´informazione e una comunicazione che rispondano alle esigenze democratiche del nostro paese. Riconoscendo che anche l'attuale vertice Rai è nato dalla logica della lottizzazione, approvate una legge per un nuovo sistema di nomina, ove sia limitato il controllo dei partiti, ispirato ai modelli della nuova Tve voluta da Zapatero in Spagna, della Bbc inglese e delle tv pubbliche tedesca e francese, affidando il servizio pubblico a figure e organismi super partes e coinvolgendo le categorie che la tv sono chiamate a "farla": artisti, giornalisti, editori, autori, produttori, università, istituzioni culturali.
2. Fate in modo che gli italiani vedano e ascoltino la vera "agenda del giorno", non quella offerta dal solito circo di nani e ballerine proni al potere. Consentite una libera discussione sui problemi reali della gente: anzitutto il lavoro, la pace, la giustizia e l'ambiente. E garantite che gli interessi dei cittadini siano rappresentati fino in fondo nel dibattito politico.
3. Cancellate la legge-truffa Frattini sul conflitto d´interessi e sostituitela con un ferreo regime di incompatibilità tra chi possiede quote anche minime di società di comunicazione (tv, radio, giornali, portali internet) e chi ricopre incarichi pubblici e di rappresentanza politica.
4. Abolite la legge Gasparri, che viola il diritto costituzionale dei cittadini a essere informati e a usare essi stessi i sistemi di comunicazione, introducendo autentici e severi limiti antitrust per impedire monopoli od oligopoli sia in tv (non più di una rete terrestre per ciascun soggetto), sia nella carta stampata, sia nel cruciale settore pubblicitario.
5. Impegnatevi a non privatizzare la Rai senza adeguate garanzie sulla terzietà, la trasparenza e la legalità dei poteri che controlleranno il settore; e comunque a lasciare al servizio pubblico almeno due reti.
6. Garantite che anche le televisioni commerciali siano soggette a criteri di rispetto dei cittadini, e che i bambini non siano più bombardati da raffiche di pubblicità incontrollata e violenza, in balìa dello scadimento etico e intellettuale che oggi domina tutte le reti pubbliche e private.
7. Considerate la televisione per quello che è nella realtà: il più importante strumento non solo di informazione, ma anche e soprattutto di formazione, dell´intera nazione. E, di conseguenza, garantite il suo carattere "pubblico" e "democratico" perché il clima morale e intellettuale del Paese non degeneri.
8. Eliminate l´Auditel e sostituitelo con sistemi di misurazione del gradimento degli spettatori meno inattendibili, non solo sul piano quantitativo, ma anche su quello qualitativo.
9. Garantite il rispetto della diversità delle idee, delle opinioni e delle fedi, e ponete fine alle discriminazioni e alle liste di proscrizione contro autori, scrittori, artisti, giornalisti che pensano, si esprimono e lavorano liberamente con professionalità, restituendoli al dialogo con i loro lettori e con il loro pubblico.
10. Ricordate che queste firme rappresentano la determinazione di molti cittadini liberi a impegnarsi d'ora in poi, con qualsiasi governo, per difendere i propri diritti e la dignità del Paese.

Chi ha aderito

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